Lo aveva detto e ha mantenuto la promessa: Zlatan Ibrahimovic sarà ad Euro 2016 con la sua Svezia, che ha trascinato a suon di reti alla fase finale.
Doveva esserci e ci sarà. Zlatan Ibrahimovic, uno dei giocatori più forti del pianeta, sarà tra le stelle più attese di quell'Euro 2016 che si giocherà in quella Francia nella quale da anni è protagonista assoluto con la maglia del PSG.
Approdato in Ligue 1 nel 2012, il fuoriclasse svedese ha impiegato nulla a diventare il leader carismatico di una squadra che punta a diventare una delle migliori del mondo e, una manciata di stagioni per issarsi in vetta alla classifica dei migliori marcatori della storia del suo club.
Ibrahimovic è d'altronde un campione che i goal li ha sempre realizzati. Non si diventa il bomber all time della Nazionale svedese per caso così come non si vinco dodici campionati in quattro leghe differenti da protagonista (è l'unico al mondo ad esserci riuscito) se non si hanno doti fuori dal comune.
In molti, nei mesi scorsi, avevano iniziato a parlare di un Ibra incamminato verso il viale del tramonto. Qualche problemino fisico di troppo e qualche goal in meno, avevano portato alcuni a trarre affrettate conclusioni. Ibrahimovic invece, non solo ha risposto come è solito fare, cioè sul campo, ma arriverà a Euro 2016 da trascinatore assoluto di una Nazionale che non può fare a meno delle sue magie.
I numeri parlano chiaro: l'ex bomber di Juventus, Inter e Milan è stato uno dei protagonisti assoluti delle qualificazioni al più grande torneo continentale realizzando qualcosa come undici reti. La Svezia si è confermata squadra solida classificandosi terza nel Gruppo G alle spalle della sorprendente Austria e della Russia ma senza i goal e le prodezze del suo capitano non avrebbe potuto probabilmente aspirare al tanto agognato pass.
Il capolavoro nei playoff contro la Danimarca. La rivalità tra le due squadre è enorme e in terra danese qualcuno si era affrettato a dire "Manderemo Ibrahimovic in pensione". La risposta? Tre reti nei due confronti, le ultime due delle quali nel decisivo match che si è giocato martedì sera a Copenaghen.
Mai ferire un vecchio leone nell'orgoglio, soprattutto se questo leone è un fuoriclasse nato. La frase a fine match "Dicevano che mi avrebbero mandato in pensione, invece ho mandato tutta la loro nazione in pensione", è una gemma che vale più di una rivincita, vale un sogno per una nazione intera che ancora una volta si aggrappa al suo campione.
Ibrahimovic a Euro 2016 ci sarà ed è un bene non solo per il torneo ma per tutto il mondo del calcio. L'assenza di un campione della sua levatura e di un personaggio del genere avrebbe più povera una manifestazione nella quale a brillare devono essere le eccellenze del calcio europeo.
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