Gervinho viaggia alla media di un goa
l ogni 147.7 minuti: mai, in carriera, l'ivoriano ha vantato una media-realizzativa migliore. E' lui l'arma in più di Rudi Garcia.
"Elicottero e spiaggia privata": erano queste le parole che, fino a qualche mese fa, accompagnavano con maggiore frequenza il nome di Gervinho. La sua avventura alla Roma, dopo una stagione a tratti esaltante e una assolutamente deludente, sembrava essere giunta al capolinea ed il suo mancato passaggio all'Al Jazira fu accolto con delusione dai tifosi giallorossi.
Liberarsi di Gervinho, e per di più incassare ben 13 milioni, sembrava un'occasione imperdibile e il fallimento dell'operazione fu visto da molti sostenitori giallorossi come un'occasione sprecata. Adesso, appena 4 mesi dopo, quel mancato accordo è considerato uno dei punti di svolta della stagione della Roma. L'ivoriano, infatti, dopo aver 'steccato' le prime due trasferte contro Verona e Frosinone, sembrava ormai un corpo estraneo in casa giallorossa, ma Garcia ha avuto il merito di insistere, e di farlo nel modo giusto evitando, ad esempio, di lanciarlo 'allo sbaraglio' in occasione del delicato match dell'Olimpico contro la Juventus.
Poi goal e prestazioni hanno fatto il resto e hanno permesso a Gervinho di ritrovare la fiducia e a Garcia di ritrovare un'arma importantissima per il suo 4-3-3. Goal al Carpi, al Bate Borisov, doppietta da urlo al Palermo, super-goal contro la Fiorentina e sigillo contro l'Udinese: 6 goal nelle 8 gare disputate tra il 26 settembre ed il 28 ottobre, un mese da urlo per il numero 27 che mai, nel corso della sua carriera, è riuscito ad essere così prolifico.
Tra campionato e Champions, infatti, Gervinho ha messo insieme 886 minuti e, con 6 goal all'attivo, la sua media realizzativa è di un goal ogni 147.6 minuti. Numeri davvero significativi se si pensa che, al suo primo anno in giallorosso, la sua media-goal parlava di un sigillo ogni 251 minuti. Per non parlare di quella dello scorso anno, quando Gervinho andava a segno in media ogni 373.6 minuti.
Neanche durante la stagione che portò al titolo del Lille, Gervinho riuscì ad essere così prolifico: 15 goal in campionato e 3 nelle coppe gli valsero la media di un sigillo ogni 201.9 minuti. E' stata l'annata 2009-2010 la migliore dell'ivoriano in chiave-goal: al suo primo anno a Lille, infatti, l'ivoriano mise a segno 13 goal in Ligue 1 e 5 in Europa League su un totale di 2753 minuti giocati: un goal ogni 152.9 minuti per lui, una media di tutto rispetto, ma pur sempre inferiore a quella attuale.
Numeri che non fanno altro che evidenziare la straordinaria stagione che sta vivendo il 28enne di Anyama, pupillo assoluto di Rudi Garcia e tornato ad essere amato anche dai supporters della Roma che lo scorso anno lo avevano letteralmente scaricato, addossandogli anche, seppur indirettamente, le responsabilità del flop dell'amico-connazionale Doumbia.
Sia chiaro, pensare che Gervinho possa mantenere questa media realizzativa appare ad oggi utopico, ma se l'esterno africano dovesse confermarsi così freddo in zona goal, la Roma si ritroverebbe al proprio arco una freccia di tutto rispetto. Una freccia che fin qui ha fatto la differenza, un atleta che vola e fa volare la Roma. Senza bisogno dell'elicottero...
l ogni 147.7 minuti: mai, in carriera, l'ivoriano ha vantato una media-realizzativa migliore. E' lui l'arma in più di Rudi Garcia.
"Elicottero e spiaggia privata": erano queste le parole che, fino a qualche mese fa, accompagnavano con maggiore frequenza il nome di Gervinho. La sua avventura alla Roma, dopo una stagione a tratti esaltante e una assolutamente deludente, sembrava essere giunta al capolinea ed il suo mancato passaggio all'Al Jazira fu accolto con delusione dai tifosi giallorossi.
Liberarsi di Gervinho, e per di più incassare ben 13 milioni, sembrava un'occasione imperdibile e il fallimento dell'operazione fu visto da molti sostenitori giallorossi come un'occasione sprecata. Adesso, appena 4 mesi dopo, quel mancato accordo è considerato uno dei punti di svolta della stagione della Roma. L'ivoriano, infatti, dopo aver 'steccato' le prime due trasferte contro Verona e Frosinone, sembrava ormai un corpo estraneo in casa giallorossa, ma Garcia ha avuto il merito di insistere, e di farlo nel modo giusto evitando, ad esempio, di lanciarlo 'allo sbaraglio' in occasione del delicato match dell'Olimpico contro la Juventus.
Poi goal e prestazioni hanno fatto il resto e hanno permesso a Gervinho di ritrovare la fiducia e a Garcia di ritrovare un'arma importantissima per il suo 4-3-3. Goal al Carpi, al Bate Borisov, doppietta da urlo al Palermo, super-goal contro la Fiorentina e sigillo contro l'Udinese: 6 goal nelle 8 gare disputate tra il 26 settembre ed il 28 ottobre, un mese da urlo per il numero 27 che mai, nel corso della sua carriera, è riuscito ad essere così prolifico.
Tra campionato e Champions, infatti, Gervinho ha messo insieme 886 minuti e, con 6 goal all'attivo, la sua media realizzativa è di un goal ogni 147.6 minuti. Numeri davvero significativi se si pensa che, al suo primo anno in giallorosso, la sua media-goal parlava di un sigillo ogni 251 minuti. Per non parlare di quella dello scorso anno, quando Gervinho andava a segno in media ogni 373.6 minuti.
Neanche durante la stagione che portò al titolo del Lille, Gervinho riuscì ad essere così prolifico: 15 goal in campionato e 3 nelle coppe gli valsero la media di un sigillo ogni 201.9 minuti. E' stata l'annata 2009-2010 la migliore dell'ivoriano in chiave-goal: al suo primo anno a Lille, infatti, l'ivoriano mise a segno 13 goal in Ligue 1 e 5 in Europa League su un totale di 2753 minuti giocati: un goal ogni 152.9 minuti per lui, una media di tutto rispetto, ma pur sempre inferiore a quella attuale.
Numeri che non fanno altro che evidenziare la straordinaria stagione che sta vivendo il 28enne di Anyama, pupillo assoluto di Rudi Garcia e tornato ad essere amato anche dai supporters della Roma che lo scorso anno lo avevano letteralmente scaricato, addossandogli anche, seppur indirettamente, le responsabilità del flop dell'amico-connazionale Doumbia.
Sia chiaro, pensare che Gervinho possa mantenere questa media realizzativa appare ad oggi utopico, ma se l'esterno africano dovesse confermarsi così freddo in zona goal, la Roma si ritroverebbe al proprio arco una freccia di tutto rispetto. Una freccia che fin qui ha fatto la differenza, un atleta che vola e fa volare la Roma. Senza bisogno dell'elicottero...

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