Bianconeri e rossoneri si sono sfidati recentemente sul mercato:
Mandzukic, Dybala, Mauri e, restando nell'attualità, occhio a Lavezzi.
Le grandi società amano sfidarsi in campo e fuori. Tanti gli scontri tra Juventus e Milan sul mercato, dirigenti costantemente in competizione su obiettivi di primo piano e, anche nell'ultima sessione estiva, i duelli non sono certamente mancati. E, probabilmente, altri ce ne saranno a stretto giro di posta. E' la legge di chi domina a suon di soldoni le finanze nostrane e, a maggior ragione nell'ultima sessione, tra Torino e Milano sono state investite cifre significative.
I rossoneri, prima di assicursarsi Carlos Bacca dal Siviglia, hanno seriamente pensato di portare Mario Mandzukic a Milanello. I ben informati, infatti, raccontano come Carlo Ancelotti, a lungo corteggiato dall'a.d. Adriano Galliani, avesse esplicitamente chiesto l'acquisto dell'ex centravanti dell'Atletico Madrid, giocatore da sempre nelle grazie del tecnico emiliano, approdato alla corte di Massimiliano Allegri sotto la Mole dopo la cessione di Carlos Tevez al Boca Juniors.
Il Milan, infatti, avrebbe cercato di trovare lo spunto vincente dialogando con l'entourage dell'attuale numero 17 bianconero, ma la missione fin da subito è apparsa proitibiva. In corso Galileo Ferraris si sono mossi con grande tempestività, bloccando il profilo in concomitanza con la finale di Berlino, periodo in cui s'è concretizzato – dal punto di vista mentale – l'addio dell'Apache. E il diretto interessato, fortemente intenzionato a giocare nuovamente la Champions League, ha preferito accettare la corte della Vecchia Signora.
Il ballo degli attaccanti, tuttavia, ha toccato anche Paulo Dybala. E qui, secondo quanto raccolto da Goal Italia, si sfocia nei desideri più grandi targati Silvio Berlusconi. Il patron del Milan, muovendosi in prima persona, ha tentato concretamente di far saltare i piani della Juventus, dialogando ripetutamente con Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, non trovando la chiave vincente con la “Joya”. I rossoneri, superando i 40 milioni investiti dai bianconeri tra parte fissa e bonus, sarebbero stati disponibili ad alzare prepotentemente la posta; ma anche in questo caso, vedi la decisione di Mandzukic, l'Europa che conta ha fatto la differenza.
Finita qui? Nemmeno scherzo. Altro giro, altro nome: José Mauri. Svincolatosi in concomitanza con il fallimento del Parma, autore di una delle poche sconfitte bianconere nella passata stagione, a costo zero è sbarcato agli ordini di Sinisa Mihajlovic. Peccato, però, che il tecnico serbo proprio non lo veda. Il 19enne centrocampista argentino ma naturalizzato italiano, tuttavia, lavorando con Roberto Donadoni ha ampiamente dimostrato di essere un prospetto degno di nota e, a tal proposito, la Juventus ha provato seriamente a primeggiare.
D'altro canto, considerando l'elevata concorrenza e l'inserimento di Sami Khedira, Marotta e Paratici hanno deciso di mollare immediatamente la presa; favorendo così l'offensiva del Milan. Inoltre, quando Mauri ha deciso di sposare il progetto meneghino, non ha voluto prendere in considerazione l'opportunità di ritrovarsi prontamente in prestito in un'altra squadra, scenario che si sta verificando mesi dopo dopo un'inspiegabile – agli occhi dei più – panchina.
E poi, infine, c'è l'attualità: Ezequiel Lavezzi. La Juventus, anche in questo caso, fa sul serio. Eccome. Il Pocho è diventato l'obiettivo primario per la Vecchia Signora, la pedina mancante per far decollare il 4-3-3, sfruttando un'autentica occasione di mercato. Ma se i bianconeri hanno parlato con Alejandro Mazzoni, agente dell'attacante sudamericano, anche il Milan ha avuto modo di prendere confidenza con la materia. Marotta accelera, Galliani lavora principalmente su altri obiettivi. Arrivederci alla prossima sfida.
Le grandi società amano sfidarsi in campo e fuori. Tanti gli scontri tra Juventus e Milan sul mercato, dirigenti costantemente in competizione su obiettivi di primo piano e, anche nell'ultima sessione estiva, i duelli non sono certamente mancati. E, probabilmente, altri ce ne saranno a stretto giro di posta. E' la legge di chi domina a suon di soldoni le finanze nostrane e, a maggior ragione nell'ultima sessione, tra Torino e Milano sono state investite cifre significative.
I rossoneri, prima di assicursarsi Carlos Bacca dal Siviglia, hanno seriamente pensato di portare Mario Mandzukic a Milanello. I ben informati, infatti, raccontano come Carlo Ancelotti, a lungo corteggiato dall'a.d. Adriano Galliani, avesse esplicitamente chiesto l'acquisto dell'ex centravanti dell'Atletico Madrid, giocatore da sempre nelle grazie del tecnico emiliano, approdato alla corte di Massimiliano Allegri sotto la Mole dopo la cessione di Carlos Tevez al Boca Juniors.
Il Milan, infatti, avrebbe cercato di trovare lo spunto vincente dialogando con l'entourage dell'attuale numero 17 bianconero, ma la missione fin da subito è apparsa proitibiva. In corso Galileo Ferraris si sono mossi con grande tempestività, bloccando il profilo in concomitanza con la finale di Berlino, periodo in cui s'è concretizzato – dal punto di vista mentale – l'addio dell'Apache. E il diretto interessato, fortemente intenzionato a giocare nuovamente la Champions League, ha preferito accettare la corte della Vecchia Signora.
Il ballo degli attaccanti, tuttavia, ha toccato anche Paulo Dybala. E qui, secondo quanto raccolto da Goal Italia, si sfocia nei desideri più grandi targati Silvio Berlusconi. Il patron del Milan, muovendosi in prima persona, ha tentato concretamente di far saltare i piani della Juventus, dialogando ripetutamente con Maurizio Zamparini, presidente del Palermo, non trovando la chiave vincente con la “Joya”. I rossoneri, superando i 40 milioni investiti dai bianconeri tra parte fissa e bonus, sarebbero stati disponibili ad alzare prepotentemente la posta; ma anche in questo caso, vedi la decisione di Mandzukic, l'Europa che conta ha fatto la differenza.
Finita qui? Nemmeno scherzo. Altro giro, altro nome: José Mauri. Svincolatosi in concomitanza con il fallimento del Parma, autore di una delle poche sconfitte bianconere nella passata stagione, a costo zero è sbarcato agli ordini di Sinisa Mihajlovic. Peccato, però, che il tecnico serbo proprio non lo veda. Il 19enne centrocampista argentino ma naturalizzato italiano, tuttavia, lavorando con Roberto Donadoni ha ampiamente dimostrato di essere un prospetto degno di nota e, a tal proposito, la Juventus ha provato seriamente a primeggiare.
D'altro canto, considerando l'elevata concorrenza e l'inserimento di Sami Khedira, Marotta e Paratici hanno deciso di mollare immediatamente la presa; favorendo così l'offensiva del Milan. Inoltre, quando Mauri ha deciso di sposare il progetto meneghino, non ha voluto prendere in considerazione l'opportunità di ritrovarsi prontamente in prestito in un'altra squadra, scenario che si sta verificando mesi dopo dopo un'inspiegabile – agli occhi dei più – panchina.
E poi, infine, c'è l'attualità: Ezequiel Lavezzi. La Juventus, anche in questo caso, fa sul serio. Eccome. Il Pocho è diventato l'obiettivo primario per la Vecchia Signora, la pedina mancante per far decollare il 4-3-3, sfruttando un'autentica occasione di mercato. Ma se i bianconeri hanno parlato con Alejandro Mazzoni, agente dell'attacante sudamericano, anche il Milan ha avuto modo di prendere confidenza con la materia. Marotta accelera, Galliani lavora principalmente su altri obiettivi. Arrivederci alla prossima sfida.


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