Nella quarta giornata del Gruppo F di Champions, il
Bayern Monaco fa un solo boccone dell'Arsenal e si porta a quota 9. 5-1
il risultato finale, doppietta di Muller.
Tante emozioni, moltissime occasioni. Il dominio del Bayern Monaco contro l'Arsenal è
testimoniato dal ‘5’ nella casella dei ‘goal fatti’. Una squadra –
quella di Guardiola – capace di riprendersi dopo la sconfitta subita
nell’ultimo turno proprio dai rivali londinesi, ancora fermi a 3 punti
dopo quattro gare. Bavaresi sempre più padroni del Gruppo F a quota 9
punti. Quel che fa più paura della banda di Guardiola, però, è la
straordinaria capacità di arrivare alla conclusione.IL LEONE FERITO – Dopo la sconfitta patita all’Emirates, Guardiola conferma il suo 4-1-4-1 con Vidal, però, in panchina e Coman titolare al posto del cileno. Insieme a lui, dietro Lewandowski, Thomas Müller, Thiago Alcantara e Douglas Costa. La risposta di Wenger è affidata al suo consueto 4-2-3-1, che vede Sanchez, Ozil e Campbell agire alle spalle di Olivier Giroud. C’è – in qualche modo – anche l’Italia in campo: ad arbitrare la gara, infatti, è Gianluca Rocchi.
FUOCO E FIAMME – La partita comincia subito forte, coi bavaresi subito in vantaggio, dopo nemmeno dieci minuti: Lewandowski colpisce bene di testa sulla scodellata al bacio di Alcantara e punisce i Gunners alla prima occasione del match. Ozil prova a pareggiare i conti un minuto dopo, ma Rocchi annulla la rete del tedesco per un fallo di mano. Il Bayern continua ad insistere, e costringe Cech agli straordinari con un doppio intervento su Coman e Lewandowski. La seconda gioia dei padroni di casa è solamente rimandata: è Müller a siglare il raddoppio, trasformando una seconda palla arrivatagli dopo un tiro murato di Coman.
MONOLOGO BAVARESE – I ragazzi di Guardiola non accennano a fermarsi: Müller va ancora vicino alla rete, chiamando Cech al miracolo, ma il portiere ex Chelsea non può nulla sulla rasoiata di Alaba a un minuto dal quarantacinquesimo. Il tiro del tuttocampista austriaco vale il tris per il Bayern, che di fatto getta il sipario sulle velleità dei londinesi già alla fine della prima frazione. Tanto da rivedere nell’Arsenal, che poteva trovarsi sotto di molti più gol se Cech non avesse compiuto tanti interventi importanti.
SENZA FRENI – Quella dei bavaresi è un’auto lanciata in corsa senza possibilità di frenare: la veemenza con cui attacca gli avversari è impressionante, e non servono molti minuti per vedere un’altra azione pericolosa dei padroni di casa. Douglas Costa fa tutto bene in contropiede, ma il suo tiro è deviato in angolo. E’ il preludio al poker del Bayern, che arriva dal piede di Robben, entrato solo da qualche secondo e bravo a spingere in rete un pallone delizioso del solito Alaba.
A TESTA ALTA – L’orgoglio dell’Arsenal è invece premiato soltanto poco dopo, quando Giroud – servito da Sanchez, anche se non nel migliore dei modi – inventa in acrobazia il gol della bandiera. I Gunners avrebbero l’occasione per accorciare ulteriormente le distanze, ma Cazorla spara altissimo da una posizione molto favorevole. Prima della fine, però, c’è ancora spazio per la doppietta personale di Thomas Müller, che messo davanti a Cech non sbaglia il punto della manita.

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