La Sampdoria incappa nella terza sconfitta su tre
partite da quando c'è Montella in panchina. Acerbi, Floccari e
Pellegrini lanciano il Sassuolo verso l'Europa.
Non c’è partita a Genova: bastano quarantacinque minuti al Sassuolo per demolire una Sampdoria
troppo brutta per essere vera. A nulla vale, nel finale, il colpo di
testa di Zukanovic che fissa il risultato sul’1 a 3. Oltre ad Acerbi e
Floccari, in rete anche Pellegrini, alla prima marcatura in A e autore
di una prestazione sontuosa. E’ Di Francesco, alla fine, a vincere il
confronto fra allenatori con l’amico Montella, alla terza sconfitta in
altrettante panchine in campionato nella nuova avventura blucerchiata.AMICI NEMICI - Compagni, fratelli, ma oggi avversari. Montella e Di Francesco ancora di fronte, ma stavolta l’Aeroplanino siede sulla panchina della Sampdoria, accolto da cori calorosi dei tifosi che ancora lo ricordano esultare con le braccia larghe con la maglia blucerchiata. Dopo le prime, deludenti, uscite, l’ex Fiorentina ridisegna la squadra, schierando Cassani, Silvestre e Moisander nella linea difensiva a tre, e Eder solo in avanti, supportato dal solito Soriano e dalla sorpresa Cassano, che parte titolare al posto di Muriel. Più che collaudato, invece, il 4-3-3 di Di Francesco, che però - a causa della lunga squalifica di Berardi - in avanti si affida a Floccari, Politano e Sansone.
OSPITI AVANTI - I neroverdi partono immediatamente fortissimi, colpendo un palo con Laribi, di testa, e portandosi subito in vantaggio con la zampata, all’ottavo, di Acerbi: l’ex Milan gira in mischia un cross dalla destra, mettendo pressione alla Sampdoria, che nei venti giorni di nuova guida tecnica ha conosciuto soltanto il sapore della sconfitta. Non c’è reazione da parte dei ragazzi di Montella, che provano a scuotersi soltanto dopo venti minuti sfruttando le corsie esterne, senza però riuscire ad innescare un Eder quasi impalpabile.
BUIO FONDO - Il Marassi ha soltanto fischi per una Sampdoria che, al ventisettesimo, vede gli avversari segnare il gol del raddoppio. Il Sassuolo, infatti, gioca a memoria, e mette Floccari davanti a Viviano: l’ex Lazio non sbaglia la conclusione, rendendo ancor più teso e difficile pe ri blucerchiati il clima sugli spalti.
Addirittura, una decina di minuti prima dell’intervallo, la squadra di Montella rischia il tracollo: Pellegrini entra in area avversaria e calcia, Viviano si oppone una volta, ma sul tap in non sbaglia il ragazzo di scuola Roma, che firma la sua prima segnatura in A. L’intervallo arriva come una boccata d’ossigeno per Montella e suoi, come si aspetta il mattino per risvegliarsi dopo un brutto incubo.
PIGLIO - Sembra fremere dal voler rientrare in gara, la Samp, perché risale dagli spogliatoi in largo anticipo rispetto al calcio d’inizio della ripresa: per la verità - complice anche l’inserimento di Palumbo in luogo di un irriconoscibile Fernando - i blucerchiati affrontano la seconda frazione con tutt’altro approccio, dando vita ad una gara ben più equilibrata rispetto a quella - a senso unico - del primo tempo. Occasioni da una parte e dall’altra nei primissimi minuti: prima ci prova Cassano con un destro a giro troppo centrale, poi di nuovo Floccari, sbaglia a servire un pallone al centro dopo una bella incursione in area.
INELUTTABILITA’ - La gara del Marassi è - di fatto - finita al minuto quarantacinque, col Sassuolo che nella ripresa si è limitato a far girare la palla ed amministrare il risultato. Nel finale Floccari va vicino a calare il poker di testa, ma la sua zuccata finisce sopra la traversa difesa da Viviano. Zukanovic rende meno amara la sconfitta con una rete nel finale, ma non evita il giudizio negativo sulla squadra e sulla prestazione.
Un momento nero per Montella e la Sampdoria, alla terza sconfitta in altrettante partite disputate sotto la nuova guida tecnica. Gli applausi, però, sono tutti per Di Francesco e la programmazione attraverso la quale il Sassuolo è arrivato a giocare un calcio divertente ed efficace come quello di queste settimane, fatto di grinta e geometrie.
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